“Con la chinizzazione si sarebbe dovuto continuare per l’eternità; la bonifica delle campagne s’imponeva ma per rendere questa attuabile si rende necessario un vasto approvvigionamento idrico che permetta di sopprimere le numerose raccolte di acque superficiali, oggi necessariamente tollerate, perché esse costituiscono le uniche riserve idriche di cui dispongono quelle popolazioni”.

(Il solo uso del chinino, per il dott. Gioseffi, non sarebbe bastato a sopprimere la malaria, giacché bisognava intervenire anche sull’ambiente)