Isolani! Vanto e orgoglio è il poter commemorare Domenico Lovisato! E noi andiamo superbi altamente nel poterlo ricordare. All’uomo umile e buono, che spese tutta la sua esistenza, infiammato dal sacro ideale d’irredentismo, al fiero garibaldino, intimo del Cavaliere della umanità, all’insigne scienziato distintosi in varie scoperte di geologia, è giusto e doveroso che siano tributate onoranze solenni.

Cittadini! Non dimentichiamo quanti sagrifici e quali dolori dovette sopportare l’Istria nostra prima della sua unione alla Gran Madre! Allo sconosciuto che aveva per motto: Patria, Scienza e Famiglia; che pianse e lottò per la sua Istria, ridotta – come lui diceva – al servaggio dai perfidi ed iniqui eventi di una politica internazionale; morto a Cagliari in Sardegna il 23 febbraio 1916, mentre sui campi di battaglia potente rombava il cannone liberatore, tributate il nostro debito di riconoscenza e di amore.

Cittadini! Memori e riconoscenti, partecipate con entusiasmo alla cerimonia che si terrà il XX Settembre in Suo onore. In quel giorno tutte le case siano imbandierate e la sera le finestre vengano illuminate. Noi abbiamo la coscienza d’aver fatto il nostro dovere, ora sta in noi di rendere la cerimonia solenne e degna dell’uomo che si vuol commemorare.

Un simile manifesto venne pure inviato a Trieste e a varie città della provincia. 

[Tratto da: Per le onoranze a Domenico Lovisato, in “L’Era Nuova”, Trieste 8 settembre 1922, p. 3]