L’Archivio Museo Storico di Fiume è riconosciuto quale sito di eccezionale interesse storico e artistico con il decreto del Ministero della pubblica istruzione n. 103089 del 12-7-1972 e sottoposto alla disciplina prevista dall’art. 38 del D.P.r. 30-9-1963, n. 1409.

La prima sede dell’Archivio Museo Storico di Fiume è stata inaugurata ufficialmente nel 1964 in un immobile di due piani concesso in affitto dall’”Opera per l’Assistenza ai profughi Giuliani e Dalmati” e situato nel quartiere Giuliano Dalmata di Roma. Tempo dopo i locali furono acquistati dalla Società grazie al contributo offerto da Oscarre Fabietti (1912-1993), allora sindaco del Libero Comune di Fiume in esilio.

Alcune prime concrete riflessioni riguardo la costituzione di un archivio-museo delle memorie di Fiume sorsero già nel 1956: se ne trova traccia nella corrispondenza tra mons. Luigi Torcoletti (1881-1956) e il dr. Nino Perini (1894-1967).

Il Museo è ubicato nella sala del piano inferiore su una superficie di 250 mq. ca ove hanno sede l’archivio e la biblioteca. Ruota intorno a un sacrario centrale a ricordo dei giuliano-dalmati caduti per la patria italiana. La mostra inizia con un’ampia panoramica documentale sull’esodo dalle terre adriatiche, procede con cimeli e documenti originali che illustrano ampiamente la storia fiumana dalle origini romane al secondo conflitto mondiale, gli aspetti urbanistici, monumentali, associativi, scolastici, amministrativi, religiosi e culturali della città di Fiume e del suo territorio ricollegabili all’identità di carattere italiano.

E’ contemplata l’organizzazione di corsi e seminari gratuiti di storia patria inerenti la Venezia Giulia, Fiume e la Dalmazia per le scuole di ogni ordine e grado. Si seguono anche le tesi di laurea su argomenti fiumani, istriani e dalmati.

Unica proprietaria dell’Archivio Museo storico di Fiume è la Società di studi fiumani che provvede all’amministrazione e alla conservazione del patrimonio, in comunione d’intenti con l’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio. Le due associazioni operano in campo prettamente culturale, non hanno scopo di lucro e vivono prevalentemente con le quote dei propri soci, con il contributo degli esuli fiumani sparsi per il mondo e con quanto può pervenire da istituzioni pubbliche e private. L’archivio dispone d’oltre 80.000 documenti e di alcuni fondi particolarmente importanti: Riccardo Zanella, Antonio Grossich, Riccardo Gigante, Gabriele D’Annunzio, Icilio Bacci, Andrea Ossoinack, Maria Vitali, Giovanni Giurati, Oscar Sinigaglia, Armando Odenigo, Michele Maylender ed altri. L’archivio è inserito nel progetto di informatizzazione nazionale. La biblioteca conta circa 7.000 volumi, fra cui opuscoli rari, monografie antiche e moderne, un’ampia emeroteca fiumana e adriatica, un fondo filatelico, uno fotografico e uno cartografico, numerosi manoscritti (come l’Editto di cambio della Sacra Cesarea e Cattolica Maestà Carlo V del 1772 e la Storia delle Accademie d’Italia di Michele Maylander del 1904)  riguardanti la storia di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia dalle origini ai giorni nostri, anche in lingua tedesca, ungherese e croata; una raccolta delle opere di Gabriele d’Annunzio, alcune autografate dal Poeta. Particolare attenzione viene data alla raccolta di opere sull’esodo giuliano-dalmata, sia dal punto di vista storico che letterario. Si dispone di un catalogo informatizzato, parte di esso è inserito nel Sistema bibliotecario nazionale (SBN).

Il 12 luglio del 1972 il Ministro della Pubblica Istruzione emanò un decreto con il quale concedeva all’Archivio-Museo storico di Fiume la qualifica di archivio di “eccezionale interesse storico” e lo si poneva sotto la tutela delle leggi dello Stato. Nel 1987la Soprintendenza Archivistica per il Lazio pose l’Archivio fiumano, per il suo notevole interesse storico, sotto la disciplina di tutela prevista dall’articolo 38 del D.P.R. 30.91963, n. 1409. La legge 92/2004, istitutiva del Giorno del Ricordo, riconosce all’Archivio Museo storico di Fiume la funzione di bene culturale della storia di Fiume e dell’esodo giuliano-dalmata.

Direttore: Dott. Marino Micich, curatore dell’archivio: Dott. Emiliano Loria, curatore  della biblioteca: Dott. Franco Laicini.

La rivista di studi adriatici FIUME

La rivista nasce con la Società di Studi Fiumani nel 1923 a Fiume, dove uscì regolarmente fino al 1940. Rinacque nel 1952 a Roma con il sottotitolo “Rivista di studi fiumani”. Dal 1981 venne pubblicata con il patrocinio dell’Associazione del Libero Comune di Fiume in esilio. Dal 2000 la rivista ha cambiato il sottotitolo in “Rivista di studi adriatici” e viene pubblicata con il patrocinio dell’Associazione per la Cultura Fiumana, Istriana e Dalmata nel Lazio. Oltre alle collaborazioni inerenti alle tematiche di carattere storico-scientifico sulla storia fiumana, istriana e dalmata, corredate di riferimenti bibliografici e documentali a sostegno, viene curata un’ampia nota bibliografica di aggiornamento sulle novità editoriali connesse, sia per interesse generale sia per interesse specifico, ai contenuti ricorrenti, ospita interviste, cura la pubblicazione integrale di documenti storici inediti e gli atti della società di studi fiumani.

Direttore responsabile: prof. Giovanni Stelli