Nel 1982 le famiglie zaratine disperse in Italia e nel mondo, costituirono il “Madrinato Dalmatico per la conservazione dei cimiteri degli italiani di Zara”, diretto da un gruppo di donne zaratine guidate da Rina Fradelli Varisco che intesero operare in ideale continuità con un precedente Madrinato che l’Associazione Donne Cattoliche aveva costituito dopo la guerra 1915-18 per dare pietosa sepoltura ai militari deceduti nel territorio zaratino: italiani, austriaci, ungheresi, croati e russi.

Nato per la tutela delle tombe italiane di Zara, provvede all’ordinaria e straordinaria manutenzione delle tombe del cimitero cittadino e di quello privato dello Scoglietto dell’isola di San Pietro (Galovaz) di Oltre (Preko) nel canale di fronte a Zara. Intrattiene corretti rapporti con l’ente incaricato della gestione del cimitero ed opera in sintonia con la locale sovrintendenza alle Belle Arti per la cura e il restauro delle tombe d’importanza storica o monumentali.

Negli anni Ottanta la sopravvivenza della parte italiana del cimitero di Zara assunse per gli esuli il valore di una battaglia culturale contro le snazionalizzazioni messe in atto nella città dopo il 1945; le tombe italiane furono portate a salvamento anche grazie alla sensibilità dimostrata dai maggiori dirigenti cittadini.

Il direttivo dall’associazione è composto di sole donne, fondato da Rina Fradelli Varisco per molti anni è stato egregiamente guidato da Didi Salghetti Drioli, oggi Orietta Politeo ne è Presidente. Ogni anno, durante il Raduno dei Dalmati, il Madrinato dà lettura dell’opera svolta nei tempi più recenti e di notizie utili per la conservazione e la tutela delle tombe con l’intervento di una dirigente responsabile.

Sul cimitero di Zara sono state anche realizzate delle pubblicazioni, in particolare un capillare e preciso censimento delle tombe firmato da Tommaso Ivanov.

Ha sede a 35121 Padova, Riviera dei Ponti Romani n. 22 – presso lo Studio di Orietta Politeo.