Storia e caratteristiche

La Mailing List Histria (MLH) è l’ultima realtà sorta nella costellazione delle associazioni, sulla scia di precise motivazioni, così come era successo nel passato per quelle considerate “storiche”. Nasce il 14 aprile 2000 da un gruppo di persone che si incontravano sul forum telematico dell’Unione degli istriani. Concordi nel creare un’associazione anche “virtuale”, libera da retaggi ideologici e svincolata da inutili pesantezze storico-politiche, con il solo scopo di tutelare le comuni radici istriane.

L’impegno si deve ad Axel Famiglini e Gianclaudio de Angelini, discendenti di esuli da Rovigno d’Istria, Andrea Clementoni, discendente di esuli da Lussinpiccolo, Mauro Mereghetti, laureando in scienze politiche con una tesi incentrata sull’Istria e Sandro Sambi, istriano residente nei pressi di Pirano. La MLH si aprì fin da subito a tutte le componenti dell’esodo, oltre a quella istriana, a quella fiumana, quarnerina e dalmata, acquisendo rapidamente nuovi iscritti ed ampi consensi. Nel luglio dello stesso anno venne creato da Famiglini il sito web collegato alla lista: www.mlhistria.it per dare voce alle iniziative della lista e promuovere storia e cultura dell’Adriatico orientale.

Compito primario, sin dagli esordi, fu quello di sensibilizzazione istituzioni e media italiani sulle tematiche giuliano-dalmate, con messaggi e proteste caratterizzate dalla raccolta di firme. Un contributo concreto alla soluzione di problemi contingenti, alla caduta del muro di omertà che aveva caratterizzato l’approccio alla storia del confine orientale italiano negli ultimi 60 anni ed il superamento degli oramai anacronistici steccati tra esuli e cosiddetti “rimasti”, ovvero degli italiani rimasti nelle proprie terre di origine.

Nel suo manifesto programmatico la Mailing List rileva che: “La ML Histria, sorta per preservare e tutelare l’identità culturale istriana, fiumana, quarnerina e dalmata di carattere italiano, in base allo spirito multietnico dei nostri tempi e svincolata da ogni appartenenza partitica, intende promuovere rapporti di collaborazione con TUTTI gli istituti e TUTTE le organizzazioni che operano nell’attuale regione istriana, fiumana, quarnerina e dalmata, territorio attualmente diviso tra gli Stati Nazionali d’Italia, Slovenia, Croazia e Montenegro, al fine di studiare, custodire e sviluppare l’identità culturale specifica dei territori regionali sopraindicati. A questo scopo sollecita la collaborazione di tutti per il superamento d’ogni anacronistica contrapposizione storica tra gli uomini e gli Stati europei di Italia, Slovenia, Croazia e Montenegro al fine di ricostruire insieme la storia, soprattutto il futuro, della regione nel pieno rispetto di tutte le culture in essa storicamente presenti. La ML Histria riconosce pertanto la necessaria complementarietà di queste etnie che un secolare percorso formativo, venutosi a distillare in quelle terre, ha visto unite in stretti rapporti d’interdipendenza dando vita ad uno “specifico culturale” che, per la sua stessa natura, non può rinunciare a nessuna di queste componenti senza perdere parte significativa della sua originaria identità storica e culturale”.

Attività

Scopi e le finalità della MLH vengono ben riassunti nella lettera al Presidente della repubblica Ciampi inviata nel gennaio del 2001 nella quale si chiedeva espressamente l’inserimento a pieno titolo della storia dei giuliano-dalmati nei testi scolastici; la soluzione del contenzioso “beni abbandonati” e tutela della comunità italiana in Slovenia e Croazia. Nel gennaio 2002, la MLH concretizza uno dei punti cardine del suo programma: Maria Rita Cosliani, Stefano Bombardieri, Mauro Mereghetti, con il furgone guidato da Bepi Valenti, portarono libri alla scuola di Buie e alla Comunità italiana di Valle, oltre a giocattoli e strumenti didattici all’asilo di Albona. Fu il primo di numerosi viaggi che diedero modo di costruire una fitta rete di contatti e di solidarietà con le piccole comunità. La MLH, essendo una associazione “virtuale”, non ha mai potuto attingere a finanziamenti pubblici così come le altre associazioni, per tanto, ogni sua attività è autofinanziata. Nel tempo è riuscita a coinvolgere anche altre associazioni nella propria attività potendo così contare anche ad un aiuto materiale: in particolare l’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio di cui de Angelini era vicepresidente; il Libero comune di Zara in Esilio, l’Associazione dalmati nel mondo, grazie anche al contributo di Giorgio Varisco; l’Anvgd, il CDM, ecc.

Dopo il primo raduno telematico, la MLH incominciò ad organizzare degli incontri veri e propri ed il primo, informale, si svolse in quel di Cesenatico, città di residenza del fondatore Axel Famiglini. Nel 2002 il raduno divenne un avvenimento istituzionale raccogliendo significativamente nel quartiere Giuliano Dalmata di Roma, presso l’Archivio Museo della città di Fiume, non solo gli aderenti, ma figure di spicco del mondo dell’esodo come Lucio Toth, lo scrittore Guido Rumici e la ricercatrice americana Pamela Ballinger o del mondo politico triestino come Stelio Spadaro.

L’anno di svolta fu però il 2003 quando il III raduno si tenne, per la prima volta, in terra d’Istria ospite della Comunità degli italiani di Pirano, grazie anche ad Ondina Lusa, membro della MLH e storica colonna della comunità italiana della città di Tartini. In questo contesto venne inaugurato il 1° concorso letterario della MLH che ogni anno vede premiati decine di ragazzi provenienti dalle scuole e dalle comunità italiane di Croazia, Slovenia e, più recentemente, anche del Montenegro. Il concorso letterario è gestito da una segreteria, di cui fanno parte Maria Rita Cosliani (Gorizia) e Walter Cnapich (Torino), nonché da una commissione di valutazione composta da una decina di membri, presieduta inizialmente da Gianclaudio de Angelini e, successivamente, da Maria Luisa Botteri. Con i lavori premiati al concorso viene stampato un libro, finanziato via via da vari enti: il primo venne realizzato grazie al contributo della Provincia di Venezia per interessamento della dottoressa Patrizia Lucchi e dell’assessore Bruno Moretto; il secondo dall’Associazione Dalmati e, dal terzo, ottenne una nuova veste grafica grazie alla collaborazione con il centro di documentazione multimediale (CDM) di Trieste; ad opera e su idea poi della stessa Cosliani è stato creato anche un sito internet completamente dedicato al concorso: www.adriaticounisce.it.

Al raduno di Pirano hanno fatto seguito i raduni di Rovigno, Albona, Pola, Isola, Fiume, Capodistria e Valle con il significativo apporto delle locali Comunità degli italiani e la partecipazione di personaggi di spicco della comunità nazionale quali Giovanni Radossi, Nelida Milani, Olga Milotti, Maurizio Tremul, Furio Radin, Flavio Forlani e per il mondo dell’esodo di Lucio Toth, Guido Brazzoduro, Lino Vivoda ed altri.

Negli stessi anni si sviluppa un importante servizio fornito dalla MLH, ovvero la rassegna stampa quotidiana per gli iscritti alla stessa, iniziata da Mauro Mereghetti fin dalla fondazione della lista e continuata da Stefano Bombardieri, Maria Rita Cosliani, Furio Percovich ed Eufemia Giuliana Budicin negli anni a seguire. Dal gennaio 2002 la rassegna stampa raggiunge tramite un invio settimanale di articoli selezionati dalle principali notizie presenti sui media, oltre gli iscritti, circa un centinaio di destinatari: associazioni dell’esodo giuliano-dalmata, comunità italiane dell’Istria, Fiume e Dalmazia, singoli ricercatori ed università. 

Nel 2008 è stato pubblicato il primo volume dell’opera “chiudere il cerchio”, una collana prevista in quattro volumi (il secondo volume è uscito a fine 2010), che raccoglie una selezione di ricordi e testimonianze di esuli giuliano-dalmati, curata da Olinto Mileta e Guido Rumici, sponsorizzata dall’Anvgd di Gorizia.

Presidente: Maria Rita Cosliani