Diego De Castro
Subito dopo riuscì a vincere un concorso per assistente per le materie economiche alla Facoltà di giurisprudenza di Roma. Nonostante il suo lavoro di assistente universitario, si iscrisse alla scuola di Statistica a Roma e la sua tesi, anche questa volta, fu ritenuta degna di essere pubblicata. Nel 1931, dopo aver ottenuto la libera docenza in statistica, ottenne l’incarico di insegnare all’Università di Messina e l’anno seguente a Torino, sia alla facoltà di giurisprudenza che in quella che poi sarebbe diventata la Facoltà di economia e commercio. Nel 1935 andò ad insegnare alla Facoltà di Napoli e contemporaneamente anche a Roma. Nel 1936 vinse il concorso e ritornò a Torino in veste di professore ordinario della Facoltà di economia e commercio e venne nominato Fellow della Royal Statistical Society di Londra. A partire dal 1937 ha insegnato statistica presso l’univ. di Torino e nel 1938 ha fondato l’Istituto di statistica presso la stessa università, assumendone la direzione fino al 1972 dove ha insegnato per 32 anni. A partire dai primi anni Settanta fino al 1982, anno del suo ritiro dall’attività didattica, ha insegnato statistica e demografia a Roma. De C. è stato ritenuto il più autorevole esperto italiano di statistica giudiziaria penale, di statistica della criminalità e della criminosità.
Antifascista, fu costretto a riparare a Roma, dove visse nella clandestinità fina alla liberazione della città. Alla liberazione si fece richiamare dal Ministero della Marina in cui svolse un’attività esemplare. Fu nominato ufficiale di collegamento con l’Ottava armata britannica. Allora cominciarono i suoi contatti con de Gasperi e con l’allora ministro degli esteri Sforza. Nel 1946 il governo italiano gli affidò degli incarichi legati alla preparazione del Trattato di Pace di Parigi e nel frattempo si recò sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti, dove divenne Fellow della Royal Statistical Society di Londra. Dal luglio 1952 all’aprile del 1954 è stato il rappresentante diplomatico dell’Italia presso il Governo Militare Alleato a Trieste e Consigliere politico del Comandante della Zona angloamericana, generale Winterton.
Alla fine del 1954 de Castro diede le dimissioni a causa di trattative segrete che poi portarono al Memorandum d’intesa del 5 ottobre 1954 e che egli non si sentiva di condividere come istriano. Nel 1962 era stato accolto in qualità di membro a vita nell’Istituto internazionale di Statistica di cui fu il fondatore. Nel 1965 fu insignito della Medaglia d’oro dei Benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. Nel 1981 a Trieste gli è stato conferito il San Giusto d’Oro.
Nel 1993 la Comunità degli Italiani di Pirano “Giuseppe Tartini” gli ha assegnato il San Giorgio d’Oro dedicandogli anche la biblioteca pubblica che, dai 4.200 libri iniziali, è passata recentemente a oltre 14.000 grazie a un cospicuo lascito effettuato per testamento da De Castro. La scuola elementare italiana di Pirano è stata intitolata, in ricordo e onore di due grandi nomi della cultura istriana e piranese, a Vincenzo e Diego de Castro.
Scrisse più di centotrenta opere riguardanti la statistica e nel 1997 uscì il suo libro autobiografico “Memorie di un novantenne”. Il professore si spense a Roletto (Torino) il 13 giugno 2003.
Oltre che per le sue opere, prima fra tutte il monumentale e fondamentale “La questione di Trieste”. L’azione politica e diplomatica italiana dal 1943 al 1954”, pubblicato nel 1981, lo stesso anno in cui Trieste gli conferì il San Giusto d’oro.
Nel 1982 dopo 50 anni di insegnamento andò in pensione per raggiunti limiti di età. Nel 1997 l’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, ha nominato De Castro socio onorario del Comitato di Trieste e Gorizia.
È morto a Roletto, nel Torinese, il 12 giugno del 2003, a ben novantacinque anni di età. Le sue spoglie riposano attualmente nel cimitero di Pirano.
A cura di Ezio Giuricin