Il paese delle porte senza serrature
A Zara l’orologiaio chiudeva, la sera, la sua bottega col metro di legno- giusto perchè il maestrale non gli aprisse la porta in sua assenza. Inseriva il metro al posto della barra e se ne andava a casa. Anche Giulio Verne ricorda nel suo romanzo Mathias Sandrorf che la Dalmazia era abitata da gente di buona razza, educata alla sobrietà, di un’onestà a tutta prova tanto che era stata definita »il paese delle porte senza serratura«.
E Zara, giustamente, era la capitale della Dalmazia.
Un giorno i passanti si avvidero che la porta dell’orologeria era stata spalancata. Il metro di legno giaceva spezzato in terra. La polizia fu subito avvisata.
“Nema problema”, è ancora oggi il motto dei dalmati, espressione di un ottimismo fatalista, che iora alla soluzione dei problemi nengandone l’esistenza, minimizzando le difficoltà.
Ma, in quel caso, davvero non c’era problema: a Zara non c’erano ladri, era inutile cercare in città’. Il ladro doveva essere un foresto. I poliziotti corsero subito a bordo del piroscafo per Pola. Infatti il foresto fu arrestato sul bordo, e portato, a terra, in gattabuia. La refurtiva fu riconsegnata all’orologiaio, che si comperò un nuovo metro di legno, perché il maestrale o il garbino non gli aprissero la porta nottettempo…