Prima Esposizione Provinciale Istriana

Prima Esposizione Provinciale Istriana

Il patrimonio culturale, materiale e immateriale, di una comunità, è indissolubilmente legato alla necessità, per i suoi appartenenti, di trovare un “senso” , il significato del loro rapporto con il mondo che li circonda, la storia, la memoria, il territorio; è “il modo” per confrontarsi con il presente, tramandare il passato, immaginare il futuro.

In questo “secondo piano” di ESPOES abbiamo voluto fornire alcuni elementi di una possibile enciclopedia digitale interattiva del patrimonio culturale della civiltà italiana dell’Adriatico orientale, indicando vari temi, autori, profili storici, artistici, culturali e letterari, aspetti economici e sociali, per far conoscere a un pubblico quanto più vasto, grazie agli strumenti offerti dal web e la multimedialità, i tanti tasselli di questo mosaico, le tracce del percorso compiuto da un popolo, i segni della sua eredità.

Sergio Endrigo

Sergio Endrigo

Il termine anglosassone “heritage” che deriva al francese antico “eritage” e dal latino “hereditas” descrive forse meglio della parola “patrimonio” (composta da “pater” e “munus” ovvero il dovere dei padri di tramandare i beni e le consoscenze ai figli) il significato di una cultura che deve essere trasmessa, in un complesso processo di “travaso” di saperi, valori e cononoscenze, nell’indissolubile legame fra passato e futuro.

Thomas Eliot affermava che “la cultura può essere descritta come ciò che rimane quando abbiamo dimenticato tutto ciò che abbiamo imparato”. Il suo valore è così forte che diventa impalpabile, intangibile; non è un magazzino di dati, di libri, di monumenti, di saperi o ricordi. È soprattutto un modo per sentirci e riconoscerci, per capire chi siamo, per tentare di orientarci nel mondo. Tuttavia l’eredità culturale ha bisogno di essere “dissodata” come la terra, di essere “coltivata”, curata, rinnovata: ha bisogno di riferimenti certi, di elementi di conoscenza in grado di stimolare attenzione e curiosità. Di strumenti per diffonderla, trasmetterla agli altri, farla circolare nel vasto mare dell’informazione e della comunicazione di massa.

Pola, Tempio di Augusto

Pola, Tempio di Augusto

Con queste nuove sezioni di ESPOES abbiamo appunto cercato di offrire un modesto contributo alla diffusione e alla conoscenza di alcuni elementi, speriamo facilmente fruibili, di questa eredità e, alla comprensione e alla valorizzazione di una cultura – quella della componente italiana dell’Adriatico orientale – che nel secondo dopoguerra è stata duramente segnata dall’esodo, dal parziale sradicamento di una comunità, e che oggi non deve andare perduta, ma anzi deve essere salvaguardata e promossa.

Leone di San Marco sul pilo portabandiera in Piazza San Servolo a Buie

Leone di San Marco sul pilo portabandiera in Piazza San Servolo a Buie

In questo foyer d’ingresso, una specie di atrio virtuale del secondo piano di ESPOES, che abbiamo intitolato “Orizzonti della cultura e della civiltà italiane dell’Adriatico orientale”, si aprono le porte d’accesso di altre quattro “stanze”: quella che abbiamo denominato “Patrimonio storico e cuturale: profili e autori” (la prima a destra per chi naviga gli spazi 3D), con il sottotitolo “Viaggio tra gli eventi della stroria attraverso le personalità dell’Adriatico orientale” in cui presentiamo testi, schede, note, informazioni, filmati e podcast, in una cornice multimediale e interattiva, sugli eventi, le caratteristiche storiche, civili e culturali di quest’area e, soprattutto, le biografie di alcune importanti personalità che hanno contribuito, nel passato, allo sviluppo storico, culturale, scientifico, artistico, economico e letterario dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

La seconda “stanza” virtuale (in fondo a destra per chi naviga gli spazi 3D) ci introduce a conoscere l'”esodo d’eccellenza, ovvero i personaggi illustri dell’esodo”; ci offre cioè delle schede interattive sugli esuli che, costretti ad abbandonare la propria terra dopo la seconda guerra mondiale, hanno conseguito in Italia e nel mondo particolari risultati nel campo economico, politico, culturale, scientifico, artistico, letterario, sportivo, della moda, dando prestigio alla loro comunità e facendo conoscere il mondo degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Giuseppe Tartini

Giuseppe Tartini

La stanza virtuale successiva (in fondo a sinistra per chi naviga gli spazi 3D) offre ai visitatori l’accesso ad un “Archivio digitale delle tesi di laurea sull’esodo e sull’universo istriano, fiumano e dalmata”; un “catalogo digitale” con un motore di ricerca per scorrere i titoli delle tesi di laurea presentate nei vari atenei di quest’area (quelli di Trieste, del Triveneto, di varie università italiane, le università e i dipartimenti di italianistica di Pola, Fiume e Capodistria, le tesi depositate presso il Centro di ricerche storiche di Rovigno, o altri enti e istituzioni) riguardanti i temi dell’esodo, e altri aspetti pregnanti della storia, della cultura, della realtà civile, artistica e letteraria di quest’area.

L’ultima “stanza” è adibita a “videoteca” (la prima a sinistra per chi naviga gli spazi 3D), si presenta ai visitatori come una sala di proiezione virtuale in cui sono selezionalibili tutti i video, i filmati e i podcast di ESPOES, le videolezioni, i documentari e i contenuti audiovisivi del nostro sito.

Un “mondo virtuale”, dunque, in cui ci si puo “immergere” per scoprire e comprendere meglio, navigando con facilità da una costa all’altra e lungo le numerose isole della nostra eredità culturale, la storia e il percorso di una civiltà, di una comunità che vuole continuare a vivere e ad essere ricordata.

 

I siti e le stanze virtuali qui presentati fanno riferimento ai progetti 83, 84 e 85 finanziati con la Legge 72/01 per l’annualità 2021 e più precisamente al progetto intitolato »Enciclopedia digitale interattiva del patrimonio culturale materiale e immateriale della civiltà italiana dell’Adriatico orientale; temi autori profili storici, linguistici, artistici e letterari, aspetti economici e sociali« (n.83), al progetto »Enciclopedia digitale dei personaggi illustri dell’esodo« (n. 84) e al progetto »Archivio digitale delle opere e degli scritti, di tesi di laurea e di ricerca concernenti la realtà, la storia o le problematiche della diaspora istriana, fiumana e dalmata (n. 85).

 

Coordinamento operativo: Ezio Giuricin, Daniele Kovačić, Giulio Gorobey.

Comitato scientifico: Kristjan Knez, Diego Redivo, Rino Cigui, Livio Dorigo, Ezio Giuricin.

Autori, contributi, collaborazioni e consulenza: Kristjan Knez, Diego Redivo, Rino Cigui, Nico Sponza, Ezio Giuricin, Daniele Kovačić, Corinna Gherbaz Giuliano, Eliana Moscarda Mirković, Patrizio Battiston.