Commissione: Fabrizio Fioretti (presidente), Martina Damiani, Valter Milovan

Abstract
Giuseppina Martinuzzi, insegnante, letterata, poetessa, rivoluzionaria e prima donna socialista istriana, nacque nel 1884 ad Albona, in Istria. Durante la sua carriera pedagogica si preoccupa in particolare delle mancanze nell’istruzione e del problema dell’analfabetismo. Dopo aver lasciato l’insegnamento si dedica alla carriera politica durante la quale continua a educare il popolo. Pubblica molti articoli in numerosi giornali italiani e istriani, fonda a Trieste due giornali letterari, il Pro Patria e Pro Patria Nostra, e collabora con diversi intellettuali italiani. Il suo carattere combattivo era evidente nei suoi articoli, nelle poesie, nelle conferenze, tenute in Istria e a Trieste, e nelle battaglie per uguaglianza nazionale. Le sue opere si concentrano sulle povere condizioni del popolo istriano ed esaminano i problemi sociali come la povertà, la mancanza di scuole, l’analfabetismo e l’odio tra i due popoli conviventi nella penisola istriana, gli italiani e gli slavi. Lottava inoltre per i diritti dei fanciulli e degli operai, svelando le difficili condizioni lavorative nelle miniere in Istria. Tramite le sue opere e varie conferenze Giuseppina Martinuzzi promuoveva l’idea socialista come la soluzione ideale a vari problemi presenti nella società.