Laureando: Andrea Massarut
Relatore: Giuseppe Trebbi
Controrelatore: Cesare Vetter
Facoltà/Dipartimento: Dipartimento di Studi Umanistici
Corso di studio: Studi storici dal Medioevo all’Età contemporanea
Anno Accademico: 2012

Abstract
L’attività intellettuale del giornalista e scrittore friulano Pacifico Valussi applicata all’area nord-orientale adriatica percorre i decenni centrali del Risorgimento italiano a partire dalla rivoluzione veneziana del 1848-1849, fino a giungere agl’anni successivi la guerra all’Austria del 1866 che portò all’annessione del Veneto e di parte del Friuli al giovane regno d’Italia. Tale fatto, manteneva, tuttavia, irrisolta la questione “orientale” di quei territori posti oltre il fiume Isonzo, soprattutto Trieste e l’Istria, considerati da Valussi come parte della Nazione e dunque, rivendicabili dallo stato italiano. La presente tesi vuole analizzare il pensiero del giornalista a favore di tale annessione lungo questi anni che portarono, prima, alla creazione dello stato italiano e dopo, alla comparsa della questione territoriale di Trieste e dell’Istria, aree rivendicate anche dalla giovane nazionalità slava meridionale.