Facoltà di Filosofia – 2016
Laureanda: Valentina Kolić
Relatore: Robert Blagoni
Commissione: Sandra Tamaro (presidente), Robert Blagoni, Nada Poropat Jeletić

Abstract
Esistono diverse categorie fondamentali del bilinguismo individuale: il bilinguismo composto, il bilinguismo coordinato e quello subordinato. Si evidenziano anche varie tipologie di famiglie bilingui, i genitori che hanno due diverse lingue native e che parlano con il bambino ognuno nella propria lingua, una delle due lingue è la lingua della comunità. Poi, genitori che hanno due diverse lingue native, una delle quali è la lingua della comunità, però parlano con il bambino nella lingua non usata dalla comunità. I genitori hanno la lingua comune però diversa dalla lingua della comunità, i genitori parlano due diverse lingue native ma si rivolgono al bambino ognuno nella propria lingua nativa, esistono i genitori che parlano la stessa lingua ma si rivolgono al bambino in una lingua diversa ancha dalla comunità.
Nella presente tesi vengono presentati i risultati dell’analisi dei dati ottenuti nell’ambito di interviste condotte con alcuni membri di una famiglia bilingue in cui i genitori parlano la stessa lingua (l’italiano) e si rivolgono ai propri figli in tale lingua. La famiglia risiede in un ambiente in cui la lingua della famiglia non è la lingua dominante del contesto sociale. Infatti, alcuni figli sono nati in Italia, e alcuni in Serbia e Croazia.
Quelli che sono nati in Italia avevano più difficoltà nell’apprendimento della lingua straniera, rispetto a quelli che sono nati in Croazia, i quali non vedono il croato come una lingua straniera, ma soltanto come la seconda lingua, lingua della comunità dove vivono. L’acquisizione del croato dei genitori rientra nella tipologia del bilinguismo cosiddetto tardivo, siccome hanno acquisito la lingua dopo la fine della pubertà, mentre i bambini minori lo hanno acquisito in età precoce e quelli maggiori nella loro adolescenza. Inizialmente i bambini hanno acquisito il croato (o il serbo) durante il gioco con i coetanei, in virtù del desiderio di farsi capire e di imitare i coetanei. In seguito la frequenza delle scuole croate da parte di alcuni figli ha giovato all’acquisizione e all’apprendimento linguistico. I genitori segnalano che i figli hanno acquisito/appreso la seconda lingua perfettamente, con l’accento tipico di Pola, in modo coordinato, ovvero in contemporanea con la prima lingua. I genitori sono molto disponibili verso il bilinguismo e adeguano le decisioni relative alla pianificazione del bilinguismo familiare a seconda dei desideri e delle inclinazioni di ogni singolo bambino (infatti non tutti i figli hanno seguito lo stesso percorso scolastico.