Loro tentavano in tutte le maniere di soffocare la città, perché i paesi avevano un poco più di libertà, perché loro non avevano  paura della popolazione rurale, ma la città a loro faceva paura […] Mio fratello era ammalato, come ce n’erano tanti quella volta per poco nutrimento, allora dicevano: ‘Infiammazione delle ghiandole polmonari’. Non era proprio tubercolosi, ma era predisposto, allora bisognava mangiare! Mia mamma, povera donna, faceva una vita per trovare un uovo! Non parliamo di una gallina per fare brodo: bisognava dare anche la giacchetta! Perché era come in tempo di guerra, ai contadini non interessavano i soldi, perché non c’era cosa comprare, non c’era niente, le botteghe erano vuote con nelle vetrine i ritratti di Tito e Stalin e grandi corone de laverdon… sa cos’è? L’alloro.