Vittorio e Vittoria Soraz, abbandonarono Grisignana nel 1945: A Trieste la prima sistemazione fu nello scantinato di una “tripperia”]

Vittorio: Dove stavamo? He, se le dico!

Vittoria: Non dirglielo [sorridendo].

Vittorio:  Allora quaggiù dove c’è la FIAT Grandi c’era  un gruppo di case e c’era uno che cucinava le trippe. Andava a prendere le trippe sporche,  le puliva, le lavava e  dopo le  cucinavano  e dopo gliele davano alle macellerie, no?  E  noi dormivamo… io avevo chiuso un pezzo coi cartoni e dormivamo  in tripperia, dove cucinavano le trippe. Il proprietario è venuto una sera, ha detto: “Signor Vittorio, mi dispiace,  ma purtroppo io comincerò a cucinare le trippe”. 

[Ho risposto:]  “Io andrò  fuori,  tanto non ho niente da portar  via!” Perché non avevamo  niente,  solo un po’ di letto. Lui ha detto:  “Ma  no, noo!”.  Siccome di sopra avevano tre camere e  la  cucina…c’era una  camera che non aveva niente a che fare con quelle altre,  ha

detto: “Se non vi secca, andate su in quella camera ed  arrangia­tevi, mettetevi lo spàher su per fare da mangiare, metti il tubo fuori  in  qualche modo”. Era una bella camera grande  e  là siamo  stati: era già lusso.

 [Vittorio  e  Vittoria comprarono, nei primi anni ’50,  un  terreno vicino a Muggia per costruirsi una casa: parte di esso  rientròin quel lembo del muggesano che, in base al Memorandum di Londra, era destinato a cadere sotto la sovranità  jugoslava.]

Vittorio:  Loro hanno preso abbastanza, perché dargli anche  quel pezzo? Perché se non era che gli davano ancora quel pezzo avremmo la  casa nostra oggi. [Avevamo] preparato il materiale,  le fondamenta,  le cose. Ma hanno cominciato  a  misurare, hanno  cominciato a parlare… e hanno  tagliato via il terreno…  Perchè la  casa mi  restava di qua [in Italia] ma a quei tempi…non era  facile, bisognava  pensarci  due volte perchè eravamo  a  nemmeno   venti metri  dal confine, dalla riga. E pensare di fare la casa  adesso qua e che mi resti anche di qua, ma se domani gli danno ancora un pezzo?  Ho  perso anche la casa e tutto… Noi  abbiamo  perso dappertutto.