Adriana Sain: “A Udine, mi ricordo ancora il campo di raccolta”
Trasferimenti e prime sistemazioni
Mio padre ha avuto un’accoglienza terribile. E questo [è successo] al municipio a Cuneo, che quando è arrivato, alla prima riunione del Consiglio comunale [c’è stata] un’immediata delibera di rifiuto: non volevano assolutamente saperne di un impiegato capitato loro tra capo e collo da chissĂ dove. Una lettera durissima [che diceva] che loro rifiutavano, che chiedevano al ministero di recedere da questa decisione. Dicevano che non volevano, che non avevan bisogno, che eran tempi di difficoltĂ per cui figurarsi, un impiegato in piĂą. Insomma, proprio un rifiuto totale! Figurati, in una piccola cittĂ come Cuneo, vedersi arrivare un profugo all’epoca nel ’48, non era evidentemente nella mentalitĂ del posto. Comunque era piĂą per il lavoro, anche perchĂ© non penso che ci fossero motivazioni politiche, anche perchĂ© i miei erano democristiani.Â
- Miletto, L’esodo istriano, fiumano e dalmata in Piemonte. Per un archivio della memoria, Istoreto, Torino 2013, http://intranet.istoreto.it