Antonio Mirkovic: “La foiba di Santa Lucia”
Foibe
Antonio Mirković (aveva il padre ufficiale esattoriale]: Se il contadino non poteva pagare dava le terre all’incanto, o dava in vendita qualche cosa. Ma mio papà non lo faceva pagare, inventava, scriveva: ‘Famiglia disagiata, hanno soltanto quattro sedie’. Scriveva [un verbale] in italiano, ma lui sapeva il croato. Insomma, in una certa qual maniera aiutava la gente, quello che si poteva. E questi poveri lo hanno salvato. Quando è caduta l’Italia, non si capiva niente… eravamo dai parenti, a Valle. E allora: ‘Pisino è libera!’ dicevano… allora tutti noi andiamo in bicicletta, a vedere cosa era successo a Pisino. Tutti noi, anche mio fratello e mia sorella più vecchia di sette anni, tutti in bicicletta. […] Arrivati quasi a Pisino, mio papà dice: ‘Qua conosco uno, fermiamoci che ci darà almeno da bere o qualcosa da mangiare’. Papà entra e noi no. Noi aspettiamo fuori per educazione e aspettiamo e aspettiamo… Allora mia mamma prende coraggio ed entra per chiedere. Le dicono: ‘Non si preoccupi, è andato con degli amici qua dietro, tornerà, aspettate…’. Noi come stupidi, non sapevamo cosa fare, aspettiamo ore ed era quasi notte. Tutto un tratto, lui arriva ma da un’altra parte, pallido, bianco come un morto. ‘Dov’eri? Cosa hai fatto?’ [chiedevamo] Lui: ‘Andiamo via!’ Solo questo ha detto, siamo andati via e mai ha raccontato più niente. Anni e anni dopo… io avevo già la macchina, passiamo proprio là dove eravamo quel giorno… e parlavamo di questa foiba di Santa Lucia. Allora ci ha raccontato che era entrato in questa casa, uscito da un’altra parte e portato verso la foiba. Là erano pronti. C’era chi lo conosceva, gente del luogo, e hanno detto: ‘Ma cosa, quest’uomo ammazzate? Ma ci ha aiutati!’ Così lo hanno lasciato vivo, perché la gente del posto lo conosceva.
[Da G. Nemec, Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina, Unione Italiana Fiume – Università Popolare Trieste – Università degli studi Trieste, Centro di ricerche storiche Rovigno, ETNIA vol. XIV, 2012.]