Varie testimonianze sulle requisizioni e sulle espulsioni degli italiani
Spaesamenti
“Divenne smanioso, sentiva che aprivano la porta per venirlo a prendere. Urlava spaventato: ‘lasciatemi assassini’! In queste ultime notti inquieto e insonne”.
[Dimesso, Marco fece ritorno a Cittanova, ma a metà novembre dello stesso anno ricomparve chiedendo di essere ospedalizzato] “Ha paura, altro non dice, chiede di essere internato perché qui si sente più al sicuro. Per il resto appare sano, lucido, orientato, con stato di nutrizione buono”. [Alle successive osservazioni comparvero] “idee deliranti e persecutorie, sottoposto a 10 sedute di elettrourtoterapia.”
Dimesso nei primi mesi del 1949, si stabilì definitivamente a Trieste.
[Da G. Nemec, Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Circolo Istria – 180 Archivio critico della salute mentale, Ed. Alphabeta Verlag, Merano 2015].